Cosa fa il presentatore? La domanda è lecita, perché il presentatore o conduttore ha più compiti (e quindi definizioni) di quanto ci si aspetti…
Per esempio, io sono un presentatore e conduttore di spettacoli, eventi privati, cene aziendali e natalizie, eventi corporate, convegni e manifestazioni.
Ma limitando la riflessione al settore dello spettacolo, la tradizione del presentatore, nel mondo occidentale, è legata a doppio filo all’intrattenimento leggero. Il momento di massima diffusione e rilevanza di questo ruolo è avvenuta a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, negli spettacoli teatrali di varietà (macro-categoria che comprende anche il café-chantant, il vaudeville, ecc.)
Con l’avvento di altri mezzi di comunicazione, il presentatore è diventato anche radiofonico e in seguito televisivo, mantenendo comunque il suo ruolo anche dal vivo.
Un conduttore diverso per ogni occasione
Restando nell’ambito dello spettacolo leggero dal vivo tradizionale, nella maggior parte dei Paesi europei esistono termini differenti per indicare il ruolo del presentatore o conduttore (a proposito: ecco la differenza tra i due »), mettendone in luce le diverse sfumature del ruolo. Curiosamente, più di quelli presenti nella pur ricchissima lingua italiana. Si tratta di differenze spesso sottili, che talvolta sono soggettive e si prestano all’interpretazione. Ma sono comunque interessanti da conoscere.
Master of Ceremonies – Emcee
Potremmo intenderlo come presentatore in senso stretto. Tra i suoi compiti fondamentali:
- Apre l’evento con un breve discorso iniziale (soprattutto saluti e convenevoli o, come mi piace dire, “fa gli onori di casa”).
- Introduce ogni singolo artista od ospite, stimola gli applausi, coinvolge il pubblico con qualche commento. Se il contesto lo permette, anche con una battuta.
- Fa in modo che l’evento segua precisamente la scaletta prevista, mantenerne il ritmo (perché l’attenzione va tenuta alta sia nello spettacolo che negli eventi corporate).
Il Master of Ceremonies è particolarmente legato agli eventi dal vivo. In inglese viene spesso abbreviato in Emcee o MC (dando talvolta luogo a un equivoco: lo MCing è anche una delle discipline della cultura Hip Hop).
In italiano, il corrispettivo letterale è Maestro di Cerimonie, ma tale figura è in realtà differente dallo Emcee: oltre a essere storicamente ben precedente a quest’ultima, è soprattutto responsabile delle celebrazioni liturgiche.
Personalmente mi reputo soprattutto un Emcee, quindi ritengo che questo ruolo necessiti di un ulteriore approfondimento. Quindi, ecco un post di approfondimento sul Master of Ceremonies »
Host
Host è un termine che, nell’industria radiotelevisiva dei Paesi anglofoni, indica soprattutto il presentatore titolare di un programma, l’effettivo “padrone di casa” che imprime il suo stile specifico in ogni elemento della trasmissione. Non a caso, il suo nome è spesso parte integrante del titolo (come Johnny Carson, David Letterman, Stephen Colbert, Graham Norton, ecc.)
Presenter
Anche questo è un termine che nei Paesi di lingua inglese viene usato in modo specifico nel settore radiotelevisivo. Il presenter può essere l’anchorman che conduce il telegiornale, ma è comunque un professionista che lavora davanti alla telecamera (TV presenter) o ai microfoni della radio. Si distingue dall’host perché non caratterizza il programma, restando più generico e sostituibile
Compère
Il suo ruolo è legato maggiormente agli spettacoli comici: assolve a tutti i compiti del Maestro di cerimonie, arricchisce le sue introduzioni con battute e racconti umoristici.
Essendo egli stesso un artista, si esibisce nelle discipline in cui è specializzato (illusionismo, canto, ballo, juggling…) e viene coinvolto nei numeri dei suoi colleghi di palco, diventandone spesso la “spalla”. L’origine del nome è latina, deriva da compater, cioè padrino. In francese, la parola compère ha molti significati (tra cui quello, appunto, di padrino), mentre in inglese indica soprattutto il ruolo nello spettacolo.
Conférencier
Il termine utilizzato soprattutto in riferimento al varietà europeo. Intorno agli anni ’20 indicava un presentatore che, oltre all’attività del Maestro di cerimonie, faceva anche commenti ironici se non satirici su argomenti sociali e politici, in modo particolare in relazione ai fatti del giorno. Tendenzialmente non prendeva posizioni, ma in Germania, nell’ambito del Kabarett, il ruolo fu pesantemente ostacolato (quando non proibito) dal regime nazista. Anche negli anni precedenti ebbe qualche piccolo problema, benché solo lessicale: durante la Prima Guerra Mondiale, il Governo impose alternative tedesche ai termini presi in prestito dalla lingua francese; così, il conférencier divenne Ansager.
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Io sono un presentatore di eventi e Master of Ceremonies (Emcee) a Milano, Roma e tutta Italia, lavoro in contesti privati e corporate, convegni e ogni tipo di manifestazione. Sono anche Game Master per Team Building. Quindi, se posso esserti utile, contattami »