Il dress code del presentatore

Qual è il dress code del presentatore? Dipende dalle occasioni, alle quali è necessario essere sempre adeguati.

Casual, vestito informale, completo formale, abito da sera o da gala. Ma tutto va sempre concordato con il cliente.

Prima di iniziare, faccio una doverosa premessa: in questo post tratto solo l’abbigliamento maschile, con il quale ho maggiore dimestichezza. Lascio che ad approfondire il dress code della presentatrice sia chi ha la giusta esperienza in merito.

 

Il costume di scena

Questo va in base alla tipologia di evento, ma può essere veramente di tutto, perché il presentatore diventa anche un personaggio: dal tradizionale presentatore del circo (il Ringmaster) a qualunque altra figura, che sia reale o di fantasia.

Tendenzialmente si usa in un contesto di spettacolo, oppure in eventi corporate in cui è previsto un deciso elemento di entertainment.

 

L’abito casual

Attilio Reinhardt presentatore
Attilio Reinhardt presentatore in abito casual per un contenuto digitale.

Tendenzialmente può essere uno spezzato, in cui giacca e pantalone sono diversi. Ma il pantalone può essere sostituito da un jeans, al posto della camicia può esserci una maglietta, la giacca può sparire: qualunque combinazione è possibile.

Naturalmente tutto deve essere concordato con il cliente, perché è proprio in questo contesto che la probabilità di errore è più alta.
Per non sbagliare, è bene non indossare mai abiti con immagini in evidenza, a meno che non sia il cliente a richiederlo in modo specifico. Vale per i vestiti, le scarpe ma anche accessori come cinture, ecc.

Si può usare in lanci prodotto ed eventi promo che prevedano una certa elasticità nell’abbigliamento. Ancora più probabilmente nei roadshow, nei family day e nei team building in cui il presentatore ha il ruolo di Facilitator.

 

Il completo formale

Attilio Reinhardt presentatore
Attilio Reinhardt presentatore in abito formale (Ph Lisa Boccaccio).

Qui difficilmente ci sono problemi di loghi (una giacca con un marchio in evidenza non potrebbe certo essere definita formale). Ma per la scelta del colore sia dell’abito che della camicia e della cravatta è sempre bene consultarsi con il cliente; del resto è lui che ha l’ultima parole su come si veste il presentatore.

Tendenzialmente, per l’abito consiglio di scegliere una tinta unita: si è eleganti senza risaltare rispetto ai veri protagonisti dell’evento.

Per la camicia: con una bianca difficilmente si sbaglia.

Anche per la cravatta è meglio tinta unita, ma considerando i potenziali problemi cromatici che ha in comunque con le magliette. Anche in questo caso è utile prevedere un backup.

In genere il completo formale è un dress code adatto a convention, congressi, ma anche a lanci prodotto ed eventi promo in cui è richiesta un tocco più sobrio (magari senza cravatta). Perfetto per le cene aziendali.

 

Lo smoking

Attilio Reinhardt presentatore
Attilio Reinhardt (Ph Emerson Fortunato, courtesy Comune di Alassio, 2015)

Il termine smoking si usa solo nei paesi di lingua italiana, francese e tedesca. In quelli anglofoni si chiama tuxedo (soprattutto USA) o dinner jacket (soprattutto Inghilterra).
Attenzione a non confonderla con la smoking jacket, che invece è una giacca di velluto che un tempo, in Inghilterra, veniva usata quando, durante una cena, si voleva fare una sosta nella sala del fumo.

Negli inviti in cui sia specificato il dress code, talvolta lo smoking è identificato come black tie.

Negli anni, lo smoking è diventato quasi un costume di scena del presentatore (si pensi all’indimenticabile Lelio Luttazzi nei varietà di Antonello Falqui).
Ma è comunque un capo fondamentale in molti occasioni che necessitino di una certa formalità.

Può anche essere indossato in modo un po’ più contemporaneo. A patto, naturalmente di avere alcune accortezze.
Per esempio: se al posto della cintura usiamo le bretelle, va messa la fusciacca intorno alla vita, oppure direttamente un gilet.
Al posto della camicia con il colletto ad alette e i polsini da chiudere con i gemelli, se ne può usare una normale
Se possibile, meglio usare un papillon (la cravatta a farfalla) da annodare (il web è pieno di tutorial) rispetto a uno già annodato.

Lo smoking classico è nero, ma in alcune occasioni la sua giacca può essere sostituita con una bianca o écru. Solitamente è il dress code per feste serali all’aperto o in crociera. Ma anche la scelta di questo capo va obbligatoriamente concordata con il cliente.

Indipendentemente dal colore, c’è sempre il rischio che qualcuno vi scambi per il cameriere («Mi scusi, può portarci dell’altra acqua?») In questi casi, è bene avere sempre pronta una risposta cortese («Credo che uno dei camerieri possa aiutarvi senz’altro più di me») e un sorriso che non metta in imbarazzo il nostro interlocutore.

Ottimo per cene aziendali e ideale per serate di gala.

 

Il frac

Attilio Reinhardt Presentatore
Attilio Reinhardt presentatore in frac al Casinò di Venezia.

È l’abito più elegante che un uomo possa indossare, quindi è riservato a occasioni estremamente formali, in genere eventi istituzionali al cospetto delle autorità.
Nel dress code, il frac è identificato come white tie.
Contrariamente allo smoking, con questo capo non sono concesse trasgressioni: il cravattino di cotone bianco piquet, il gilet coordinato, la camicia con il colletto ad alette e le scarpe di vernice sono di rigore.

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